
Ancora una goccia di speranza dal mondo della lotta alle neoplasie.
Riportiamo l’articolo apparso sul ”Corriere della Sera” di mercoledì 10/giugno/2009, perché ci pare consentire un attimo per un, seppur breve, respiro fiducioso che l’impegno prosegue per cercare di limitare, eliminare uno dei mali che colpiscono indistintamente l’uomo.
Riportiamo l’articolo apparso sul ”Corriere della Sera” di mercoledì 10/giugno/2009, perché ci pare consentire un attimo per un, seppur breve, respiro fiducioso che l’impegno prosegue per cercare di limitare, eliminare uno dei mali che colpiscono indistintamente l’uomo.
Pavia
Intervento eccezionale al Policlinico San Matteo.
Nessuna cicatrice, due elettrodi hanno distrutto le cellule. malate
«Bruciato» il tumore al pancreas, la guarigione in mezz'ora
MILANO — Un tumore alla testa del pancreas eliminato in mezz'ora e senza cicatrici. «Vaporizzato» con un bisturi a radiofrequenza. Praticamente il suono a frequenze tali da creare calore. H radio-bisturi è stato portato all'interno del tumore (che era di due centimetri) con un sondino inserito attraverso la pelle. Anestesia locale. Paziente sveglia. Ogni manovra è stata seguita dagli eco-chirurghi con l'ecografia. La tecnica, già utilizzata per tumori e metastasi al fegato (mille pazienti) e per trattamenti mini-invasivi al polmone (oltre loo casi) e al rene, non era mai stata utilizzata nel pancreas.
Sandro Rossi, direttore dell'Ecografia interventistica del Policlinico San Matteo di Pavia, è stato il primo a rompere gli indugi.
Si chiama «termoablazione per via percutanea».
MILANO — Un tumore alla testa del pancreas eliminato in mezz'ora e senza cicatrici. «Vaporizzato» con un bisturi a radiofrequenza. Praticamente il suono a frequenze tali da creare calore. H radio-bisturi è stato portato all'interno del tumore (che era di due centimetri) con un sondino inserito attraverso la pelle. Anestesia locale. Paziente sveglia. Ogni manovra è stata seguita dagli eco-chirurghi con l'ecografia. La tecnica, già utilizzata per tumori e metastasi al fegato (mille pazienti) e per trattamenti mini-invasivi al polmone (oltre loo casi) e al rene, non era mai stata utilizzata nel pancreas.
Sandro Rossi, direttore dell'Ecografia interventistica del Policlinico San Matteo di Pavia, è stato il primo a rompere gli indugi.
Si chiama «termoablazione per via percutanea».
La paziente ora sta bene, la guarigione è completa: gli esami del sangue, anormali con il tumore in atto, sono tutti rientrati nella norma. I medici non aspettavano che questa sicurezza per rendere noto l'intervento effettuato. Spiega Rossi: «Tradizionalmente in caso di tumori del genere si procede all'asportazione chirurgica della testa del pancreas. La mortalità perioperatoria è di circa il io e i tempi di degenza sono piuttosto lunghi. Si tratta certamente dell'intervento di chirurgia addominale in assoluto più complicato, soprattutto perché il pancreas è un organo localizzato profondamente nell'addome su cui è difficile agire.
Nel caso della nostra paziente il tumore aveva raggiuntola dimensione di 2 centimetri. Già nel corso della prima applicazione ne è stato distrutto il go%. In tre sedute, di lo minuti l'una (mezz'ora in tutto), si è ottenuta la completa distruzione di tutto il nodulo». E la paziente-zero non si è mai accorta di nulla.
Si usano due elettrodi, uno attivo e uno passivo. Quello attivo è isolato con materiale plastico per tutta la sua lunghezza, tranne la punta: cioè il radio-bisturi portato al centro del tumore. I due elettrodi sono quindi collegati a un generatore di energia a radiofrequenza che, una volta acceso, sviluppa calore nel tessuto attorno alla punta dell'ago-elettrodo attivo. Il calore generato si diffonde al tessuto circostante determinandone la morte e la «vaporizzazione». E' come se le cellule si trovassero in un forno a microonde. La zona si svuota.
E’ un vero successo nella strada della chirurgia, senza anestesia totale.
Come le fibre ottiche a laser percon la luce e in ambulatorio i noduli della tiroide. O come Hi-fu, l’apparecchiatura cinese in sperimentazione all’Istituto europeo di oncologia (IEO) di Milano, che con gli ultra suoni. A frequenze sonore da , sviluppando calore solo nel punto del bersaglio: le cellule del tumore.
E’ in sperimentazione su diversi tipi di cancro.
Nel caso della nostra paziente il tumore aveva raggiuntola dimensione di 2 centimetri. Già nel corso della prima applicazione ne è stato distrutto il go%. In tre sedute, di lo minuti l'una (mezz'ora in tutto), si è ottenuta la completa distruzione di tutto il nodulo». E la paziente-zero non si è mai accorta di nulla.
Si usano due elettrodi, uno attivo e uno passivo. Quello attivo è isolato con materiale plastico per tutta la sua lunghezza, tranne la punta: cioè il radio-bisturi portato al centro del tumore. I due elettrodi sono quindi collegati a un generatore di energia a radiofrequenza che, una volta acceso, sviluppa calore nel tessuto attorno alla punta dell'ago-elettrodo attivo. Il calore generato si diffonde al tessuto circostante determinandone la morte e la «vaporizzazione». E' come se le cellule si trovassero in un forno a microonde. La zona si svuota.
E’ un vero successo nella strada della chirurgia
Come le fibre ottiche a laser per
E’ in sperimentazione su diversi tipi di cancro.
Il futuro? Operare dall’esterno, senza nemmeno dover entrare con un micro-ago.
Cos'è
Si chiama «termoablazione per via percutanea». È la «vaporizzazione» del tumore con un bisturi a radiofrequenza. Il radio-bisturi viene portato all'intermo del tumore con un sondino inserito attraverso la pelle e lo polverizza. Le manovre sono seguite dagli eco-chirurghi con l’ecografia.
Ecco due personaggi colpiti da questo male
Facchetti
Giacinto Facchetti, terzino sinistro dell'Inter di Helenio Herrera e poi dirigente della società nerazzurra, si è spento per un tumore al pancreas il 4 settembre del 2006. Aveva 64 anni
Pavarotti
Il tenore Luciano Pavarotti è morto di tumore al pancreas il 6 settembre 2007: il mese successivo avrebbe compiuto 72 anni. L'ultima sua esibizione fu a Torino, il 10 febbraio del 2006
Cos'è
Si chiama «termoablazione per via percutanea». È la «vaporizzazione» del tumore con un bisturi a radiofrequenza. Il radio-bisturi viene portato all'intermo del tumore con un sondino inserito attraverso la pelle e lo polverizza. Le manovre sono seguite dagli eco-chirurghi con l’ecografia.
Ecco due personaggi colpiti da questo male
Facchetti
Giacinto Facchetti, terzino sinistro dell'Inter di Helenio Herrera e poi dirigente della società nerazzurra, si è spento per un tumore al pancreas il 4 settembre del 2006. Aveva 64 anni
Pavarotti
Il tenore Luciano Pavarotti è morto di tumore al pancreas il 6 settembre 2007: il mese successivo avrebbe compiuto 72 anni. L'ultima sua esibizione fu a Torino, il 10 febbraio del 2006
Mario Pappagallo
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