giovedì 11 giugno 2009

Una notizia che fa bene conoscere



Ancora una goccia di speranza dal mondo della lotta alle neoplasie.
Riportiamo l’articolo apparso sul ”Corriere della Sera” di mercoledì 10/giugno/2009, perché ci pare consentire un attimo per un, seppur breve, respiro fiducioso che l’impegno prosegue per cercare di limitare, eliminare uno dei mali che colpiscono indistintamente l’uomo
.

Pavia
Intervento eccezionale al Policlinico San Matteo.
Nessuna cicatrice, due elettrodi hanno distrutto le cellule. malate
«Bruciato» il tumore al pancreas, la guarigione in mezz'ora

MILANO — Un tumore alla testa del pancreas eliminato in mezz'ora e senza cicatrici. «Va­porizzato» con un bisturi a ra­diofrequenza. Praticamente il suono a frequenze tali da crea­re calore. H radio-bisturi è sta­to portato all'interno del tumo­re (che era di due centimetri) con un sondino inserito attra­verso la pelle. Anestesia locale. Paziente sveglia. Ogni mano­vra è stata seguita dagli eco-chirurghi con l'ecografia. La tecnica, già utilizzata per tu­mori e metastasi al fegato (mil­le pazienti) e per trattamenti mini-invasivi al polmone (ol­tre loo casi) e al rene, non era mai stata utilizzata nel pancre­as.
Sandro Rossi, direttore del­l'Ecografia interventistica del Policlinico San Matteo di Pa­via, è stato il primo a rompere gli indugi.
Si chiama «termoablazione per via percutanea».
La pazien­te ora sta bene, la guarigione è completa: gli esami del san­gue, anormali con il tumore in atto, sono tutti rientrati nella norma. I medici non aspettava­no che questa sicurezza per rendere noto l'intervento effet­tuato. Spiega Rossi: «Tradizio­nalmente in caso di tumori del genere si procede all'asporta­zione chirurgica della testa del pancreas. La mortalità periope­ratoria è di circa il io e i tem­pi di degenza sono piuttosto lunghi. Si tratta certamente dell'intervento di chirurgia addo­minale in assoluto più compli­cato, soprattutto perché il pan­creas è un organo localizzato profondamente nell'addome su cui è difficile agire.
Nel caso della nostra paziente il tumore aveva raggiuntola dimensione di 2 centimetri. Già nel corso della prima applicazione ne è stato distrutto il go%. In tre se­dute, di lo minuti l'una (mez­z'ora in tutto), si è ottenuta la completa distruzione di tutto il nodulo». E la paziente-zero non si è mai accorta di nulla.
Si usano due elettrodi, uno attivo e uno passivo. Quello at­tivo è isolato con materiale pla­stico per tutta la sua lunghez­za, tranne la punta: cioè il ra­dio-bisturi portato al centro del tumore. I due elettrodi so­no quindi collegati a un genera­tore di energia a radiofrequen­za che, una volta acceso, svilup­pa calore nel tessuto attorno al­la punta dell'ago-elettrodo atti­vo. Il calore generato si diffon­de al tessuto circostante deter­minandone la morte e la «vapo­rizzazione». E' come se le cellu­le si trovassero in un forno a micro­onde. La zona si svuota.
E’ un vero successo nella strada della chirurgia , senza anestesia totale.
Come le fibre ottiche a laser per con la luce e in ambulatorio i noduli della tiroide. O come Hi-fu, l’apparecchiatura cinese in sperimentazione all’Istituto europeo di oncologia (IEO) di Milano, che con gli ultra suoni. A frequenze sonore da , sviluppando calore solo nel punto del bersaglio: le cellule del tumore.
E’ in sperimentazione su diversi tipi di cancro.
Il futuro? Operare dall’esterno, senza nemmeno dover entrare con un micro-ago.

Cos'è
Si chiama «termoablazione per via percutanea». È la «vaporizzazione» del tumore con un bisturi a radiofrequenza. Il radio-bisturi viene portato all'intermo del tumore con un sondino inserito attraverso la pelle e lo polverizza. Le manovre sono seguite dagli eco-chirurghi con l’ecografia.

Ecco due personaggi colpiti da questo male
Facchetti
Giacinto Facchetti, terzino sinistro dell'Inter di Helenio Herrera e poi dirigente della società nerazzurra, si è spento per un tumore al pancreas il 4 settembre del 2006. Aveva 64 anni
Pavarotti
Il tenore Luciano Pavarotti è morto di tumore al pancreas il 6 settembre 2007: il mese successivo avrebbe compiuto 72 anni. L'ultima sua esibizione fu a Torino, il 10 febbraio del 2006

Mario Pappagallo

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