
La sua opera si è svolta nel contesto difficile della Sicilia del dopoguerra, soffocata dalla mafia e dalla corruzione della società e delle istituzioni. Forse, però, sono state proprio queste difficoltà, insieme al fascino della sfida, che hanno spinto il sociologo di Sesana a fare di questo territorio il suo laboratorio sperimentale, a scuotere e guidare le comunità del belice alla ribellione non violenta per l'affermazione dei diritti e delle libertà.
Oltre al desiderio di raggiungere il padre, fù la passione per i suoi studi a spingerlo a trasferirsi nell'isola. Dolci voleva analizzare le ragioni del mancato sviluppo economico di questa terra e capire quanto questo fenomeno fosse condizionato dalla influenza mafiosa. Fondò anche per questo a Trappeto il “Centro studi e iniziative per la piena occupazione”, spazio di aggregazione e laboratorio di tutte le iniziative contro lo strapotere delle cosche, di quelle per il lavoro, di quelle per portare l'acqua nelle case e nei terreni.
Di Danilo Dolci rimangono gli insegnamenti e gli inviti al vivere civile e democratico, le battaglie al fianco dei contadini e dei più deboli per il riconoscimento dei propri diritti, “la lotta” alla mafia dei campi e dell'acqua, le iniziative di protesta fatte di scioperi della fame, di assemblee e occupazioni non violente per la costruzione della diga sul fiume Jato, per la rivendicazione degli alloggi e l'inizio dei lavori di ricostruzione all'indomani del tragico terremoto del '68, quelle contro i motopescherecci fuorilegge. E ancora, il contributo all'approvazione della legge per l'inchiesta parlamentare sul fenomeno mafioso, dalla quale nacque la Commissione parlamentare, il coraggio e la determinazione manifestata nel condurre le sue grandi inchieste. Tra queste, spicca quella per l'assassino di Curzo Miraglia, il Segretario della Camera del Lavoro di Sciacca ucciso il 4 gennaio del 1947, che magistratura e polizia - si è da più parti scritto - hanno osteggiato per coprire i mandanti.
Alcuni lo hanno definito il Ghandi della Sicilia, altri un anarchico, e forse il numero dei suoi nemici fu pari a quello degli amici. Di certo il suo rilievo internazionale, che lo portò nel 1982 ad un passo dal Nobel per la pace, rese Danilo Dolci più apprezzato all'estero che in Italia.
“A vent'anni ero poeta a trentotto la mia sola poesia è quella di prendere una persona abbandonata e incolta e farvi fiorire a poco a poco la cultura e far sì che i bambini siano dei veri bambini e non abbiano l'aspetto di mendicanti o idioti”(Danilo Dolci).
Davide Licari
4 commenti:
Un uomo di spessore internazionale che grazie alle sue lotte ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo agricolo ed economico delle nostre campagne.
E' incredibile che la sua opera sia praticamente sconosciuta nelle nostre scuole. Non mi risulta tra le altre cose che presso i nostri paesi esistano piazze, vie, spazi a lui dedicati.
Cari tutti,
sono Roberto Lepera dell'Organismo Spertejo di Pisa.
Ho creato una petizione avente come oggetto:
"Al Sindaco di Trappeto S. G. Muscolino
Egregio Avv. Sebastiano Giuseppe Muscolino,
penso che sia un'offesa incommensurabile per Danilo Dolci, per chi ha collaborato con lui, per chi ne condivideva la spinta "verso un mondo nuovo", la immonda condizione in cui versa il Centro Studi "Borgo di Dio" di Trappeto, come documentato nel seguente video: http://it.youtube.com/watch?v=5NBAcbfxcIk
Non si può proprio fare niente per far tornare il suddetto luogo da rudere abbandonato alla sporcizia a luogo di pensiero e di intreccio di esperienze per ragazzi, famiglie e società civile?
Qualcuno ancora lo desidera...:
http://www.danilodolci.it/index.php?option=com_content&task=view&id=15
Cordiali Saluti "
Mandero' a Muscolino i documenti con le firme raccolte,
documenti presenti e passati riguardanti il Borgo di Dio,
tutte le proposte che i firmatari (e non) esprimeranno per farlo risorgere.
Anche se questa iniziativa non portera' a nulla di concreto,
almeno fungera' da strumento per diffondere informazioni
sulla straordinaria figura di Danilo Dolci e di cio' che ha saputo
costruire insieme a chi gli stava intorno.
FIRMA ORA LA PETIZIONE:
http://firmiamo.it/sign/petition/borgodidio
Cordiali Saluti,
Roberto Lepera
http://spertejo.splinder.com
http://spertejo.altervista.org
P.S.1: Per chi volesse fare proposte piu' articolate puo' utilizzare
il forum associato alla petizione presente al seguente indirizzo,
e cliccare su "Nuovo argomento":
http://firmiamo.it/forum/borgodidio/1
Danilo Dolci. Fare presto (e bene) perché si muore
http://www.inventareilfuturo.com/
La ringrazio per Blog intiresny
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