IL RE

I suoi occhi … hanno un mondo
dentro il quale potresti cadere, se li guardi anche un istante rischi di fermarti smarrito e dopo non sai più dove sei, chi sei e cosa fai…
Il RE, sì il RE … perché come ogni buon monarca, c’è sempre per tutti indistintamente, cammina incessantemente con quella andatura lenta e dondolante … la mattina quando fa freddo e comincia un nuovo giorno di lavoro, il pomeriggio quando il cielo si colora di rosso ed i ragazzini innamorati passeggiano tenendosi per mano, quando piove e tira vento e le mani si screpolano, quando di notte d’estate fa caldo che non puoi dormire o quando stanco torni da lavoro, o quando nella notte tarda rientri dopo una festa ed un sorriso un po’ alticcio non ha ancora abbandonato le tue labbra… o quando fai tardi perché dopo il film hai voluto bere una birra e sei rimasto a parlare con un amico che non vedevi da anni … lui è sempre lì e passeggia, la sua figura ti rassicura nella notte, ti rincuora la sua presenza , quando c’è solo la strada vuota… se lo vedi ti senti a casa.
Il RE, Pinuzzo … barba lunga, capelli lunghi, sigaretta sempre tra le labbra, abiti lisi dalla pioggia e dal sole, scarpe slacciate, dita ingiallite dalla nicotina. Come ogni Governante che si rispetti esige una tassa … cinquanta centesimi, un euro o se no una sigaretta va bene lo stesso…
So poco o nulla di lui, della sua storia … in realtà non mi è mai interessato prestare attenzione alle stupide dicerie, nate come giustificazione al suo essere così come è …
La Gente accetta ‘u Pazzu’ , lo schizofrenico, solamente se è in grado di giustificare questa sua malattia con delle storie, anche le più improbabili …

Rosario Costanza