giovedì 8 novembre 2007

Monumento ai Caduti di San Giuseppe Jato

Monumento ai Caduti di San Giuseppe Jato



Lettera inviata al Signor Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale di San Giuseppe Jato in data 05.11.2007 (prot. n.19966)


Al Signor Sindaco di San Giuseppe Jato
Al Presidente del Consiglio Comunale di San Giuseppe Jato




Oggetto: Monumento ai Caduti di San Giuseppe Jato

Egregio Signor Sindaco, ancora oggi dopo 3 anni dalla sua messa in posa, presso la nostra “villetta” comunale, giace sconsolata e nuda la pietra marmorea che doveva rappresentare il nucleo principale del nostro monumento ai caduti, in attesa di lavori solo appena iniziati ed interrotti dopo pochi giorni.
Monumento la cui costruzione tanto stava a cuore ad un suo caro amico... Calogero Paviglianiti, allora assessore ai lavori pubblici del Comune di San Giuseppe Jato e meno di 2 anni fa prematuramente scomparso.
Lei come gran parte dei nostri cittadini ha conosciuto la dedizione, l’onestà, il coraggio e l’altruismo che hanno caratterizzato la vita di mio Padre in 40 anni di lavoro (prima come infermiere e poi come tecnico di radiologia) e durante la sua attività politica. Qualità queste che appaiono sempre più di rado tra gli amministratori. Lui amava il suo paese ed era felice se con la sua professione poteva alleviare le pene di qualche suo compaesano che gli chiedeva un aiuto, un consiglio, una cortesia. Credo che uno dei suoi migliori pregi fosse stato la sua umana e sincera disponibilità verso gli altri.
E’ stato ricordato recentemente alle ultime elezioni, in più di un’occasione e da più parti, con minuti di silenzio e tanti bei pensieri e continua ad essere sempre presente nella mente delle persone che l’hanno conosciuto e avuto modo di apprezzarne le doti. Ma ci sarebbe un modo migliore per rendere giusto omaggio alla vita di una persona che tanto bene ha dato e fatto per il suo paese ed i suoi cittadini: il veloce completamento del monumento ai caduti senza però che se ne stravolgesse il suo reale significato; quello cioè di iscrivere a perenne memoria, nei lati della pietra, così come desiderato da mio padre, i nomi dei giovani nostri concittadini che si sono immolati durante la I e II guerra mondiale, per la patria. Caro Signor Sindaco, sarebbe bello ed auspicabile che la prossima ricorrenza del 4 Novembre fosse celebrata dinanzi ad un monumento che desse la giusta memoria e dignità alle circa 200 giovani vittime che il nostro paese ha contato durante le due guerre.
Numeri che devono far riflettere. Vittime sino a questo momento non dignitosamente ricordate o ancor peggio dimenticate.

Sicuro di un Suo pronto e diretto interessamento al problema, le porgo Cordiali Saluti.



San Giuseppe Jato, 05.11.2007

Giuseppe Paviglianiti


“Il nostro, è un paese senza memoria e verità, ed io per questo cerco di non dimenticare” .
L. Sciascia

1 commento:

E.M.D ha detto...

Giuseppe,
trovo originale e lodevole la proposta di allestire uno spazio dedicato alla memoria di quei nostri concittadini che hanno pagato con quanto di più prezioso avessero, la propria vita, il servire la propria patria. Sarebbe opportuno, una volta tanto, ricordare i paesani di cui poter essere fieri...
Tuo padre era un grand'uomo e questa non è retorica. Solamente una grande persona può trovare la forza di infondere nel prossimo il coraggio nell'affrontare la vita, essendo conscio che la propria è prossima alla fine...

Enzo.