domenica 27 aprile 2008

Viola Ucriana


Nel territorio della riserva naturale Serre della Pizzuta (a circa 30 minuti d’auto da Palermo e dai nostri Paesi), ad un’altitudine compresa tra 800-1.300 metri, cresce la Viola ucriana, un raro endemismo puntiforme. Questa pianta, infatti, non si trova altrove ma è presente solo in questo sito. La viola ucriana (Erben e Raimondo, 1995) è una pianta appartenente alla famiglia delle Violaceae.
Il nome è un omaggio alla memoria del botanico siciliano Padre Bernardino da Ucria
, al secolo Michelangelo Aurifici, (Ucria 1739 – Palermo 1796). Questa è una pianta erbacea sempreverde. Presenta foglie di colore verde grigiastro e fiori gialli che fioriscono tra aprile e giugno. Ci sono più di 400 specie di viole nel mondo, con più di 90 in Europa. Questa specie è stata categorizzata CR (critically endangered: criticamente minacciate d’estinzione)in base alla Lista Rossa IUCN (Unione Mondiale della Conservazione, www.iucn.org). Recentemente gli specialisti della IUCN hanno infatti pubblicato una lista delle 50 piante più a rischio nelle isole mediterranee. Per l'Italia si citano nove specie della Sicilia tra le quali l'abete dei Nebrodi, la calendula marittima, la zelkova sicula e proprio la viola d’Ucria (Viola ucriana). La zona in cui persiste la Viola ucraina è spesso soggetto a fuoco e questo rappresenta una grave minaccia per la sua conservazione. A questo problema se ne aggiungono altri: l’introduzione di nuove piantagioni introdotte dai forestali, l’urbanizzazione, l’agricoltura intensiva, i cambiamenti climatici. Tutti aspetti che rischiano di cambiare per sempre l’habitat naturale di questa specie giunta ad un passo dall’estinzione. La Natura così rischia di perdere per sempre una specie floreale d’eccezionale valore ad un passo da casa nostra, nella totale indifferenza dei nostri amministratori nazionali e locali. Occorrerebero dunque urgenti misure da prendere per la salvaguardia della Viola quali:fermare l’introduzione di nuove specie forestali, estendere il territorio della riserva naturale;rafforzare il piano antincendi. L’ambiente dovrebbe occupare il primo posto tra i problemi che si affrontano nelle campagne elettorali. Molti politici invece hanno come priorità la creazione di megastrutture di enorme impatto ambientale, come il Ponte sullo stretto, che dovrebbe collegare strade e linee ferroviarie insufficienti o spesso inesistenti della nostra Sicilia. Convinciamoci definitivamente che il nostro futuro passa per la tutela dell’ambiente che è essenziale per la qualità di vita delle nostre generazioni e di quelle seguenti.

Giuseppe Paviglianiti

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